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Quando ti immergi nel meraviglioso mondo della sociologia, che ci appartiene tanto quanto il nostro nome di battesimo, ti rendi conto che ogni azione rientra nell’altrettanto meraviglioso mondo delle emozioni. I pensieri questa sera si accavallano, Weber, Durkheim, Pareto, il più recente Bauman, uomo dell’agire liquido, sezionano il comportamento degli individui per arrivare al fondo della questione, quanto, come, dove agiamo e ci contagiamo nell’agire? E mi sorge spontanea una questione, dove troveremo la via della nuova integrazione? Perché integro vuol dire semplicemente intero. Girando per le strade senti la fatica di un mondo avvolto nel sonno che viene dal terrore, paura del tempo, dell’economia, della malattia, del diverso da te. E osservi i volti tirati, pochi sorrisi, tanta ma tanta tanta fatica.
Cammino e spero di incontrare un volto amico, che alzi il tono della giornata uggiosa e chi incontro? Incontro l’omino venuto dall’Africa appostato vicino alla macchinetta del parcheggio con un mazzo di rose in mano. Lo osservo e come mia abitudine lo saluto e gli chiedo come sta, chissà forse si è sparsa la voce che c’è una strana tipa che saluta e si ferma a parlare con gli extracomunitari, mi riconosce e vedo un movimento deciso della mano che estrae una rosa senza gambo.
Frugo nelle tasche, in cerca di una moneta, ma non ho niente, ho cambiato i pantaloni e ho lasciato le monete a casa, lui mi offre la rosa e gli faccio segno che non ho niente da dargli, mi sorride e con un italiano assai stentato mi dice ‘tienila tu sei sempre gentile con me’. Non posso non accettare, mi commuove questo senso del dare senza avere niente in cambio, il paradigma del donare a chi ha bisogno si ribalta, e io che ero nella posizione di chi poteva donare, mi trovo a ricevere.
Una rosa rossa senza gambo diventa il segno e il desiderio di una nuova prosperità per tutti, c’é un segreto che forse qualcuno un giorno vorrà svelare, il segreto di un desiderio che diventa energia e realtà e riporterà questo tempo e questo mondo alla sua vera essenzialità.
Un uomo lascia la sua terra perché al suo popolo è stata tolta dignità, e lui se la riprende con una piccola rosa.
Questa sera lo spero davvero un mondo rinnovato da una nuova umanità.
La rosa mi ricorderà sempre il paradigma inverso dell’amore, a volte ricevi da chi è davvero bisognoso e senza pensare ti dà quel poco che ha.
Medito e spero in un mondo integro … Lo spero davvero!